Critica di Monica Ferrarini


Se è vero che la vita è un insieme di eventi e situazioni che ci vengono incontro e a cui non ci si può sottrarre allora non è un caso che il primo regalo che ricevette da bambina Bruna Milani fu una scatola di acquarelli.
Artista colta e raffinata ha fin da subito respirato arte essendo la sua una famiglia di orafi di alta professionalità. Dopo la maturità classica, il suo temperamento anticonvenzionale l’ha spinta ad approfondire la naturale propensione all’arte e ad assecondare l’innata predisposizione alla creatività. La passione per la tecnica dell’acquarello è qualcosa per lei di viscerale, intimo, intrinseco, che studia ed esprime in modo proprio, reinterpretando una pratica fatta per antonomasia di tinte delicate e quasi impalpabili.
Quella di Bruna Milani è un’interpretazione privata di una tecnica antica che essa esprime soprattutto grazie ad un uso estremo del colore che viene volutamente utilizzato puro per sprigionare la potenza energetica dei suoi pigmenti senza lasciarsi “sbiadire” dalla forza dirompente dell’acqua, dando vita a giochi cromatici e a forme che altro non sono se non il frutto di una sovversione e libera interpretazione delle regole, mantenendo un impatto armonico di grande fascino e originalità.
L’utilizzo delle cromie pure permette alle sue opere di emanare un’energia che richiama quella emanata dalla Natura e manifesta attraverso i suoi quattro elementi: aria, acqua, terra e fuoco. In ogni fase del suo percorso artistico, in continua evoluzione e trasformazione, la Milani ha rivolto il proprio interesse e studio per ciascuno di questi.
L’Acqua è elemento costante e basilare sia perché richiama alla tecnica dell’acquarello sia perché si lega al suo segno zodiacale, il Cancro, ed è inscindibile dall’Aria, elemento che ci riporta ad un altro suo grande interesse, quello per il mondo degli astri.
L’approccio all’astrologia diventa tematica di molti dei suoi lavori artistici e palesa un coinvolgimento erudito di stampo psicoanalitico e junghiano: i quattro elementi corrispondono ai quattro pilastri dell’astrologia che per Jung combaciano con le quattro tipologie psico-caratteriali della persona. Su di esse si basa l’intera nostra essenza e sulle loro relazioni l’equilibrio del nostro corpo (microcosmo) che a sua volta entra in rapporto armonico con il mondo circostante (macrocosmo).
In questa complessa ma lineare evoluzione creativa dove tutto si rincorre, si collega, si interscambia e si completa, ogni fase artistica corrisponde ad una fase della sua vita. L’amore per l’acqua, l’aria, la terra, il fuoco altro non è che l’amore in toto per ogni forma di creazione e per l’arte in sé. Ogni elemento, trasposto dall’immaginazione dell’artista su carta ed estrinsecato attraverso la purezza del colore e dei pigmenti, si lega ad un tassello della vita della Milani.
Ritroviamo in ogni suo acquarello l’amore per: la sua terra, il mare, i ricordi d’infanzia, i luoghi fisici e dell’anima, lo studio degli astri e delle stelle, i paesaggi, i libri. Ritroviamo altresì la consapevolezza della potenza straordinaria della forza creatrice che regola tutto in un turbine di energie primordiali che si trasformano e si rigenerano mantenendo in equilibrio le connessioni tra il piccolo e il grande, tra il microcosmo e il macrocosmo.